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Codice Etico HiPP Italia s.r.l.

Data di approvazione 22 Aprile 2021
Responsabile approvazione: Il Consiglio di Amministrazione

 

INDICE

1. INTRODUZIONE 

1.1 Il Codice Etico 

1.2 Il rapporto tra Codice Etico e Modello 231

1.3 Destinatari del Codice Etico 

1.4 La diffusione e la formazione sul Codice Etico 

2. LA STRUTTURA DEL CODICE ETICO 

3. DEFINZIONI 

4. I PRINCIPI GENERALI DI RIFERIMENTO 

4.1 Responsabilità e rispetto delle leggi 

4.2 Correttezza 

4.3 Integrità e contrasto alla corruzione 

4.4 Trasparenza 

4.5 Responsabilità nei confronti dei consumatori 

4.6 Reputazione, tutela dei diritti di terzi, concorrenza 

4.7 Correttezza nella promozione commerciale dei prodotti 

4.8 Il rispetto dei principi fondamentali per la commercializzazione delle formule per lattanti, di proseguimento e per lo svezzamento 

4.9 Contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo 

4.10 Tracciabilità 

5. RAPPORTI CON I DIPENDENTI E I LUOGHI DI LAVORO 

5.1 Tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori 

5.2 Beni aziendali 

5.3 Risorse informatiche 

5.4 Tutela dei dati personali e dei dati aziendali 

5.5 Conflitti di interessi 

5.6 Salute e Sicurezza sul Lavoro 

5.7 Tutela dell’ambiente 

5.8 Tutela della trasparenza nelle transazioni commerciali 

5.9 Libera concorrenza e antitrust 

5.10 Rispetto della normativa in materia di antiterrorismo, antiriciclaggio ed in materia di lotta ai reati transnazionali ed alla criminalità organizzata. Divieto di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria 

5.11 Rispetto della normativa in materia di tutela della incolumità e personalità individuale 

5.12 Rispetto della normativa in materia di lotta ai delitti contro l’industria ed il commercio ed in materia di diritto d’autore 

6. RAPPORTI CON GLI INTERLOCUTORI ESTERNI 

6.1 Rapporti con i clienti 

6.2 Rapporti con la P.A. 

6.3 Rapporti con i fornitori 

6.4 Informazione scientifica diretta 

6.5 Il materiale informativo e didattico 

6.6 Il materiale promozionale (omaggi) 

6.7 Le forniture di formule per lattanti 

6.8 La pubblicità degli alimenti per lattanti 

6.9 Congressi, convegni e riunioni scientifiche 

6.10 I Corsi di Aggiornamento 

6.11 Le Visite ai centri di ricerca, qualità e produzioni aziendali 

6.12 I rapporti dell’industria con il mondo scientifico e sanitario 

6.13 Autorità Giudiziarie e Autorità di Vigilanza 

7. PRINCIPI E NORME DI COMPORTAMENTO PER I TERZI DESTINATARI 

8. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 

8.1 Scritture Contabili 

8.2 Organismo di Vigilanza 

8.3 Le Sanzioni 

8.4 Vigenza del Codice 

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1. INTRODUZIONE

1.1 Il Codice Etico 

Il presente Codice Etico è un documento ufficiale della Società approvato dal Consiglio di Amministrazione di Hipp con provvedimento del 22 Aprile 2021. 

Il Codice Etico non intende descrivere in dettaglio ogni legge, norma o politica aziendale applicabile, ma intende stabilire i valori, lo spirito e l’orientamento delle prassi lavorative, che Hipp si aspetta dai Destinatari e dai Terzi Destinatari che agiscono per conto della Società.

La Società, anche in ragione delle peculiarità che contraddistinguono il proprio ambito di operatività, è consapevole dell’importanza di conformarsi ai valori etici assoluti e comunque codificati da leggi e regolamenti, ecco perché attraverso l’adozione di un proprio Codice Etico ha inteso:

(a) definire ed esplicitare i valori e i principi che informano la propria attività ed i rapporti con i dipendenti, i Destinatari ed i Terzi Destinatari ed in generale quanti collaborino con la Società o abbiano rapporti con essa;

(b) formalizzare il proprio impegno a comportarsi secondo integrità, lealtà e correttezza;

(c) indicare ai propri collaboratori i principi di comportamento, i valori e le responsabilità di cui richiede il puntuale rispetto nell’espletamento della propria attività. 

Il rispetto dell’etica aziendale è fondamentale per lo sviluppo dell’organizzazione aziendale e dei rapporti tra il Personale e coloro che a vario titolo collaborano con Hipp, nonché tra i Destinatari ed il pubblico in generale.

Il Codice Etico si uniforma altresì ai principi delineati dalle Linee Guida di Confindustria.

L’osservanza del presente Codice Etico è dunque di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità, la reputazione della Società, nonché per evitare qualsiasi coinvolgimento della stessa nell’eventuale realizzazione di condotte penalmente rilevanti da parte dei Destinatari.

Tuttavia, pur esponendo un insieme di principi etici di sicuro aiuto nel processo decisionale, il Codice Etico deroga a favore di leggi, norme locali, Linee Guida e Procedure più specifiche e rigorose che su di esso prevalgono.

1.2 Il rapporto tra Codice Etico e Modello 231

Il Codice Etico adottato dalla Società costituisce parte integrante del Modello e, contiene, tra l’altro, i principi generali e le regole comportamentali cui Hipp riconosce valore etico positivo e a cui debbono conformarsi tutti i Destinatari e i Terzi Destinatari del Codice Etico.

In particolare, il principio di integrità che permea il Codice Etico non assume valenza esclusivamente morale, ma assume importanza fondamentale anche per garantire la stessa continuità d’azione della Società in ossequio alle disposizioni di cui al D. Lgs. 231/01.

Il combinato disposto di questi due strumenti normativi - derivanti da un concreto impegno della Società ad autoregolamentarsi - consente alla Società di vedere tutelato il proprio prestigio e la propria credibilità, poiché regolano il suo agire nel pieno rispetto delle leggi italiane vigenti, delle leggi internazionali e dei paesi nei quali opera, nonché la conformità del proprio operato ai principi di concorrenza leale, correttezza e buona fede.

Pertanto, in nessun modo la convinzione di agire a vantaggio della Società può giustificare l’adozione di comportamenti in contrasto con i principi e le regole di condotta contenuti nel presente Codice Etico e nel Modello, nonché nelle Linee Guida e nelle Procedure che danno concreta attuazione ai medesimi.

1.3 Destinatari del Codice Etico 

Poiché la principale finalità del Codice Etico è quella di orientare e indirizzare al rispetto dei principi etici l’attività della Società, esso è vincolante per i Destinatari, nonché per tutti coloro che, pur non essendo dipendenti della Società, operano direttamente o indirettamente per la stessa, ovvero i Terzi Destinatari.

Tutti i Destinatari sono tenuti ad osservare e, per quanto di propria competenza, a far osservare i principi contenuti nel Codice Etico, contribuendo attivamente alla sua attuazione.

Per i Dipendenti, l’osservanza delle norme del Codice deve considerarsi parte integrante delle obbligazioni contrattuali ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui agli artt. 2104 ss. del Codice Civile con la conseguente previsione – fermo restando il rispetto di quanto previsto all’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori - di sanzioni disciplinari in caso contrario.

Infine, per i Destinatari, che non sono legati da un rapporto di dipendenza con la Società, ed i Terzi Destinatari, la violazione di particolare gravità delle norme del presente Codice Etico, ledendo il rapporto di fiducia instaurato con la Società, costituisce una causa che legittima Hipp ad intraprendere azioni contrattuali di risoluzione e di risarcimento dei danni.

1.4 La diffusione e la formazione sul Codice Etico

La Società si impegna a garantire una puntuale diffusione interna ed esterna del Codice Etico, informandone adeguatamente sul contenuto tutti i Destinatari e i Terzi Destinatari e fornendo loro il necessario supporto nell’interpretazione e nella corretta applicazione delle indicazioni contenute nel presente documento.

Del Codice Etico è data ampia diffusione interna:

(a) tramite e-mail: specificando, eventualmente, il database aziendale in cui il documento risulta archiviato;

(b) tramite l’affissione nelle bacheche aziendali;

(c) tramite la consegna fisica del documento cartaceo ai soggetti responsabili della diffusione delle disposizioni in esso contenute;

(d) tramite l’ideazione di sistemi di verifica, di prevenzione e controllo, circa l’effettiva osservanza del Codice Etico, volti a garantire qualora fosse ritenuto necessario, l’applicazione di azioni correttive.

Sull’Organismo di Vigilanza (in seguito anche “OdV”) incombe il controllo circa l’efficace attuazione del Modello e del Codice Etico e la predisposizione ed effettuazione di iniziative di formazione sui principi del Codice.

Con particolare riferimento, invece, ai Destinatari che non sono dipendenti della Società, e i Terzi Destinatari e comunque a qualunque altro interlocutore, Hipp provvede a:

(a) informare tali soggetti circa gli impegni e gli obblighi imposti dal Codice Etico, mediante consegna di una copia dello stesso;

(b) divulgare il Codice Etico mediante la pubblicazione sul sito internet aziendale;

(c) esigere dagli stessi il rispetto del Codice Etico;

(d) far sottoscrivere clausole e/o comunque dichiarazioni (cosiddetta clausola di assoggettamento dei terzi) contenute e/o comunque allegate ai relativi contratti volte, per un verso, a formalizzare l’impegno al rispetto del Codice Etico e, per l’altro verso, a disciplinare le sanzioni di natura contrattuale che verranno applicate a seguito della violazione di tale impegno;

(e) adottare, se contrattualmente prevista, la risoluzione contrattuale ipso iure laddove i Destinatari, che non sono dipendenti della Società, e i Terzi Destinatari nello svolgimento delle proprie attività, non si siano conformati alle norme etiche contenute nel presente documento.

Eventuali dubbi applicativi connessi al presente Codice Etico potranno essere tempestivamente discussi con l’OdV.

 

2. LA STRUTTURA DEL CODICE ETICO

Il presente Codice Etico si compone sostanzialmente di cinque parti:

(a) nella prima parte sono delineati i principi generali di riferimento, ossia i valori cui Hipp dà rilievo nell’ambito della propria attività d’impresa e che devono essere rispettati da tutti i Destinatari (paragrafo 4);

(b) nella seconda parte sono codificate le norme ed i principi di comportamento aventi ad oggetto i rapporti con i dipendenti e l’ambiente di lavoro (paragrafo 5);

(c) nella terza parte sono disciplinate le norme ed i principi di comportamento aventi ad oggetto i rapporti con gli interlocutori esterni (paragrafo 6);

(d) nella quarta parte sono disciplinate le norme ed i principi di comportamento che devono tenere i Terzi Destinatari (paragrafo 7);

(e) nella quinta parte sono codificate le modalità con cui sono garantiti l’attuazione ed il controllo sul rispetto del Codice Etico (paragrafo 8).

 

3. DEFINZIONI

Alimenti per la prima infanzia: i prodotti alimentari destinati a soddisfare le esigenze specifiche dei lattanti in buona salute nel periodo dello svezzamento e dei bambini nella prima infanzia in buona salute per integrare la dieta e/o per abituarli gradualmente a una alimentazione ordinaria.

Codice Etico: il presente documento.

Bambini nella prima infanzia: bambini di età compresa fra uno e tre anni.

Decreto 231 o Decreto: il Decreto Legislativo n. 231 del 8 Giugno 2001 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 Giugno 2001 e successive modificazioni ed integrazioni.

Destinatari: (a) amministratori; (b) membri degli organi societari; (c) qualsiasi altro soggetto in posizione apicale (per tale intendendosi qualsiasi persona che rivesta funzioni di rappresentanza, gestione, amministrazione, direzione o controllo della Società); (d) dipendenti e collaboratori esterni a qualsiasi titolo (a tempo indeterminato, a termine, a tempo parziale, interinali, stagisti di qualsiasi grado ed in forza di qualsivoglia tipo di rapporto contrattuale, ancorché distaccati all’estero) sottoposti alla direzione o alla vigilanza dei soggetti c.d. apicali della Società.

Formule per lattanti: i prodotti alimentari destinati all’alimentazione dei lattanti nei primi sei mesi di vita, in grado di soddisfare da soli il fabbisogno nutritivo di questa fascia di età fino all’introduzione di una adeguata alimentazione complementare.

Formule di proseguimento: i prodotti alimentari destinati all’alimentazione dei lattanti nel momento in cui viene introdotta una adeguata alimentazione complementare e che costituisce il principale alimento liquido nell’ambito dell’alimentazione progressivamente diversificata per questa fascia di età;

Incaricati di Pubblico Servizio: la definizione della categoria di “soggetti incaricati di Pubblico Servizio” si rinviene all’art. 358 c.p. il quale recita che “sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio". 

Per pubblico servizio deve intendersi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale”.

Il legislatore puntualizza la nozione di “pubblico servizio” attraverso due ordini di criteri, uno positivo ed uno negativo. Il servizio, affinché possa definirsi pubblico, deve essere disciplinato, del pari alla “pubblica funzione”, da norme di diritto pubblico, ma con la differenziazione relativa alla mancanza dei poteri di natura certificativa, autorizzativa e deliberativa propri della pubblica funzione. 

In tale definizione rientrano, ad esempio, i dipendenti delle Autorità di Vigilanza che non concorrono a formare la volontà dell’autorità e che non hanno poteri autoritativi, o gli impiegati di uffici pubblici.

Informatori Scientifici: i professionisti che forniscono agli Operatori Sanitari l’informazione scientifica sugli alimenti per lattanti, di proseguimento e per lo svezzamento.

Lattanti: bambini di età inferiore a dodici mesi.

Manifestazioni congressuali: i convegni, i congressi ed ogni altra manifestazione scientifica comprendente in qualunque modo la trattazione di tematiche sanitarie attinenti all’alimentazione della prima infanzia, siano essi di livello internazionale, nazionale o regionale, e siano essi svolti in Italia o all’estero, orientati allo sviluppo e alla diffusione delle conoscenze nei settori dell’alimentazione delle gestanti, dei lattanti e dei bambini e delle patologie relative.

Modello: il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex Decreto 231 adottato da dalla Società per la prevenzione dei Reati e Illeciti Amministrativi, così come previsto dagli articoli 6 e 7 del Decreto.

Operatori Sanitari: le diverse figure mediche e professionali delle strutture sanitarie pubbliche e private preposte alla nascita e alla cura dei lattanti e dei bambini nella prima infanzia.

Organismo di Vigilanza: organismo interno alla Società costituito ai sensi dell'articolo 6 del Decreto con delibera del Consiglio di Amministrazione della Società.

P.A.: ai sensi del presente Codice Etico viene comunemente considerato come “Ente della PA” qualsiasi persona giuridica che abbia in cura interessi pubblici e che svolga attività legislativa, giurisdizionale o amministrativa in forza di norme di diritto pubblico e di atti autoritativi.

A titolo esemplificativo, si possono indicare quali soggetti della P.A. i seguenti Enti o categorie di Enti:

(a) istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative;

(b) enti ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo (quali, ad esempio, Ministeri, Camera e Senato, Dipartimento Politiche Comunitarie, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, AEEGSI, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Banca d’Italia, Consob, Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Agenzia delle Entrate, IVASS, COVIP, Difensore civico); 

(c) Regioni;

(d) Province;

(e) Partiti politici ed associazioni a loro collegate;

(f) Comuni e società municipalizzate; 

(g) Comunità montane, loro consorzi e associazioni;

(h) Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, e loro associazioni;

(i) tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali (quali, ad esempio, INPS, CNR, INAIL, INPDAI, INPDAP, ISTAT, ENASARCO);

(j) ASL;

(k) Medici di medicina generale/pediatri;

(l) Enti e Monopoli di Stato;

(m) gli ospedali, le università, le carceri ed i centri di salute mentale;

(n) Soggetti di diritto privato che esercitano pubblico servizio (ad esempio, la RAI);

(o) Fondazioni di previdenza ed assistenza.

Ferma restando la natura puramente esemplificativa di tale elenco, si evidenzia come non tutte le persone fisiche che agiscono nella sfera ed in relazione ai suddetti enti siano soggetti nei confronti dei quali (o ad opera dei quali) si perfezionano le fattispecie di Reati nei rapporti con la P.A.

In particolare, le figure che assumono rilevanza a tal fine sono soltanto quelle dei “Pubblici Ufficiali” e degli “Incaricati di Pubblico Servizio”.

Pubblici Ufficiali: ai sensi dell’art. 357, comma 1, c.p., è considerato pubblico ufficiale “agli effetti della legge penale” colui il quale esercita “una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa”.

Posto che i primi due tipi di funzione pubblica non pongono dubbi di natura interpretativa, il legislatore ha chiarito al secondo comma che per funzione amministrativa deve intendersi ogni attività disciplinata da norme di diritto pubblico o da atti autoritativi della P.A. e caratterizzata dalla circostanza di essere accompagnata dalla titolarità di almeno uno dei seguenti tre poteri:

(a) potere di formare e manifestare la volontà della P.A. (ad es. sindaco o assessore di un Comune, componenti di una commissione di gara d’appalto, dirigente di azienda pubblica);

(b) potere autoritativo, inteso come potere attraverso cui si esplica la supremazia della P.A. nei confronti di privati cittadini (es. componenti di commissioni di collaudo di lavori eseguiti per un ente pubblico, funzionari di Autorità di Vigilanza);

(c) potere certificativo, inteso come potere di redigere documentazione alla quale l’ordinamento giuridico attribuisce un’efficacia probatoria privilegiata (es. notaio). 

Per fornire infine un contributo pratico alla risoluzione di eventuali “casi dubbi”, può essere utile ricordare che assumono la qualifica di pubblici ufficiali non solo i soggetti al vertice politico - amministrativo dello Stato o di enti territoriali, ma anche tutti coloro che, in base allo statuto, nonché alle deleghe che esso consenta, ne formino legittimamente la volontà e/o la portino all’esterno in forza di un potere di rappresentanza. 

Professionisti del settore sanitario: l’operatore che fornisce servizi di assistenza sanitaria preventiva, curativa, promozionale o riabilitativa in modo sistematico a persone, famiglie o comunità.

Società o Hipp: Hipp Italia S.r.l. con sede legale in Bolzano via Raffaello Sernesi n. 34 e sede operativa in Lainate via Ramazzotti n. 12.

Terzi Destinatari: i consulenti, i fornitori di beni e servizi, i partner, gli appaltatori e i sub-appaltatori e, in genere, tutti coloro che operano in nome o per conto o comunque nell’interesse della Società.

 

4. I PRINCIPI GENERALI DI RIFERIMENTO

Di seguito sono definiti i principi etici di riferimento per tutti i Destinatari e i Terzi Destinatari. Giova ribadire che in nessun caso la convinzione di agire a vantaggio della Società giustifica comportamenti in contrasto con i principi del presente Codice Etico, ai quali deve riconoscersi valore primario ed assoluto. 

In particolare, i princìpi etici fondamentali adottati da Hipp riguardano i valori e le aree di attività di seguito elencate: 

(a) la responsabilità ed il rispetto delle leggi;

(b) la correttezza;

(c) l’imparzialità;

(d) l’onestà;

(e) l’integrità; 

(f) la trasparenza; 

(g) la responsabilità nei confronti dei consumatori;

(h) la responsabilità nei confronti di fornitori e clienti;

(i) l’efficienza;

(j) la concorrenza leale;

(k) la correttezza nella promozione commerciale dei prodotti;

(l) il rispetto dei principi fondamentali per la commercializzazione delle formule per lattanti, di proseguimento e per lo svezzamento;

(m) la tutela della privacy;

(n) lo spirito di servizio;

(o) il valore delle risorse umane;

(p) i rapporti con la collettività e la tutela ambientale;

(q) i rapporti con enti locali ed istituzioni pubbliche;

(r) i rapporti con associazioni, organizzazioni sindacali e partiti politici;

(s) i rapporti con operatori internazionali;

(t) il ripudio di ogni forma di terrorismo;

(u) la tutela della personalità individuale;

(v) la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro; 

(w) la tutela della trasparenza nelle transazioni commerciali; 

(x) il rispetto della normativa in materia di antiterrorismo, antiriciclaggio ed in materia di lotta ai reati transnazionali ed alla criminalità organizzata;

(y) il rispetto della normativa in materia di lotta ai delitti contro l’industria ed il commercio ed in materia di diritto d’autore.

4.1 Responsabilità e rispetto delle leggi

Hipp si impegna a rispettare la normativa vigente ed i principi etici e deontologici dettati dal presente Codice Etico.

In tal senso, i Destinatari e i Terzi Destinatari del Codice Etico sono tenuti a rispettare la normativa vigente sia in Italia, sia negli altri Stati con i quali la Società ha eventuali collegamenti operativi e a svolgere le loro prestazioni con diligenza, efficienza, correttezza, sfruttando al meglio la loro professionalità ed assumendo le responsabilità connesse agli adempimenti che gravano su di essi. 

I Destinatari e i Terzi Destinatari sono, inoltre, tenuti a garantire un rigoroso rispetto di tutte le procedure e i regolamenti interni adottati dalla Società al fine di assicurare un operato etico ed orientato alla tutela dei consumatori e dei clienti, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza dei prodotti, con particolare riguardo a quelli per l’infanzia.

In nessun caso è ammesso perseguire o realizzare l’interesse della Società in violazione delle leggi o dei principi deontologici. 

4.2 Correttezza

I Destinatari e i Terzi Destinatari sono tenuti al rispetto delle regole deontologiche e professionali applicabili a tutte le azioni, operazioni ovvero comportamenti compiuti nello svolgimento delle proprie funzioni o incarichi.

Pertanto, i Destinatari e i Terzi Destinatari perseguono gli obiettivi della Società nello svolgimento delle proprie attività e si impegnano a tenere un comportamento improntato al rispetto del principio di correttezza. 

4.3 Integrità e contrasto alla corruzione

Nello svolgimento delle proprie funzioni, i Destinatari e i Terzi Destinatari si impegnano al rispetto dei più elevati standard di integrità morale, tenendo condotte ispirate sempre alla trasparenza e ai valori di onestà, correttezza e buona fede, in tutti i rapporti all’interno e all’esterno della Società, in conformità con le leggi nazionali e internazionali in materia di lotta alla corruzione. 

Hipp persegue l’obiettivo della massima integrità e correttezza nei rapporti con le Istituzioni pubbliche, in particolare con gli Operatori e le Istituzioni Sanitarie, garantendo la massima trasparenza nei rapporti istituzionali.

La Società vieta espressamente qualsivoglia pratica di corruzione, favoritismo, comportamento collusivo ovvero sollecitazioni in forma sia diretta sia indiretta anche mediante promesse di vantaggi personali nei riguardi di soggetti appartenenti alla Pubblica Amministrazione.

Hipp non accetta e non tollera alcun tipo di corruzione e pertanto, non inizierà né proseguirà alcun rapporto con chi non intenda allinearsi a tali principi.

4.4 Trasparenza 

Al fine di garantire una effettiva trasparenza dei flussi informativi, le informazioni diffuse sia internamente sia esternamente devono essere vere, accurate e complete.  

In ossequio al principio di trasparenza, qualsivoglia operazione e/o transazione deve essere adeguatamente registrata al fine di garantire un accertamento in merito al processo decisionale, autorizzativo e attuativo. 

Hipp si impegna, altresì, a garantire la massima trasparenza nelle transazioni commerciali e predispone adeguati presidi di controllo nel contrastare qualsiasi forma di riciclaggio e ricettazione. La Società, inoltre, si impegna a verificare la rispettabilità e la legittimità delle attività di potenziali fornitori e partner commerciali.

4.5 Responsabilità nei confronti dei consumatori

Hipp persegue come obiettivo primario quello di garantire una elevata qualità dei propri prodotti al fine di soddisfare pienamente le esigenze dei propri consumatori. 

A riprova della centralità rivestita dai consumatori nell’orientare l’operato della Società, Hipp si impegna ad assicurare una meticolosa tutela dei requisiti nutrizionali e sanitari dei prodotti alimentari per la prima infanzia offrendo prodotti che apportino benefici; incentivando soluzioni innovative ed accessibili e garantendo una comunicazione affidabile e trasparente soprattutto in merito al contenuto dei propri prodotti rivestendo, altresì, un ruolo attivo nella valorizzazione di stili di vita salutari. 

Hipp incoraggia e sostiene l’allattamento al seno materno come la scelta migliore per i lattanti e i bambini. 

4.6 Reputazione, tutela dei diritti di terzi, concorrenza

Hipp considera la reputazione e la sostenibilità del suo agire condizioni imprescindibili per il suo futuro sviluppo. La Società crede inoltre fermamente nella concorrenza e nel libero mercato e si impegna a rispettare pienamente le norme di legge sulla concorrenza, sulla tutela del consumatore, applicabili nei paesi ove opera, condannandone ogni violazione.

In tal senso chiede a tutti i Destinatari ed ai Terzi Destinatari di evitare la creazione di accordi o intese improprie e di accertarsi che tutte le comunicazioni con i concorrenti della Società siano legali e appropriate e non violino i principi di leale concorrenza commerciale.

È espressamente vietato ai Destinatari ed ai Terzi Destinatari il coinvolgimento personale o per il tramite di terzi in iniziative o contatti tra concorrenti che potenzialmente potrebbero apparire in contrasto con la normativa a tutela della concorrenza e del mercato.

4.7 Correttezza nella promozione commerciale dei prodotti

Nello svolgimento della propria attività, Hipp si impegna a garantire una comunicazione commerciale onesta, veritiera e corretta, evitando tutto ciò che possa screditarla ed evitando qualsivoglia dichiarazione o rappresentazione idonea ad indurre in errore i consumatori, anche per il tramite di omissioni, ambiguità o esagerazioni. 

Nella propria comunicazione commerciale, la Società si impegna altresì a:

- far sì che sia sempre riconoscibile come tale;

- a non vantare proprietà non conformi alle particolari caratteristiche dei prodotti ovvero che non siano ad essi realmente possedute dai prodotti stessi;

- a non indurre i consumatori in errori nutrizionali;

- a evitare richiami a raccomandazioni o attestazioni di carattere medico;

- a non attribuire ai prodotti proprietà atte a prevenire, curare o guarire malattie né accennare a tali proprietà;

- a usare in modo appropriato terminologia, citazioni e menzioni di prove tecniche e scientifiche;

- a non presentare prove tecniche e scientifiche e dati statistici con limitata validità in modo che essi appaiano come illimitatamente validi;

- ad utilizzare testimonianze autentiche, responsabili e controllabili;

- ad evitare qualsiasi imitazione servile della comunicazione commerciale altrui anche se relativa a prodotti non concorrenti, specie se idonea a creare confusione con l’altrui comunicazione commerciale;

- ad evitare qualsiasi sfruttamento del nome, del marchio, della notorietà e dell’immagine aziendale altrui;

- a non denigrare attività, imprese o prodotti altrui anche se non nominati, in quanto vietato;

- ad utilizzare la comparazione quando sia utile ad illustrare, sotto il profilo tecnico o economico, caratteristiche e vantaggi dei benefici e servizi oggetto della comunicazione commerciale, ponendo a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili tecnicamente e rappresentative dei beni concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi;

- a far sì che la comparazione sia leale e non ingannevole, non ingeneri rischi di confusione, non causi discredito o denigrazione e non tragga indebitamente vantaggio dalla notorietà altrui;

- ad evitare qualsivoglia forma di sfruttamento della superstizione e, salvo giustificate ragioni, della paura;

- a non riportare affermazioni o produrre rappresentazioni di violenza fisica o morale o che tali debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti in quanto vietato e a non offendere le convinzioni morali, civili e religiose, rispettando la dignità della persona umana in tutte le sue forme ed espressioni.

4.8 Il rispetto dei principi fondamentali per la commercializzazione delle formule per lattanti, di proseguimento e per lo svezzamento

Nell’esercizio della propria attività di commercializzazione delle formule per lattanti, di proseguimento e per lo svezzamento, Hipp si impegna a:

- incoraggiare e sostenere l’allattamento al seno come la scelta migliore per i lattanti e i bambini;

- non pubblicizzare le formule per lattanti direttamente nei confronti dei consumatori;

- non avviare contatti diretti o indiretti con le donne in gravidanza, con le madri di lattanti e con i loro familiari per promuovere l’utilizzo delle formule per lattanti;

- non distribuire campioni di formule per lattanti alle donne in gravidanza, alle madri di lattanti e ai loro familiari;

- adottare e diffondere materiale promozionale e materiale informativo e didattico in conformità con le procedure adottate;

- non fornire incentivi agli operatori sanitari al fine di promuovere l’utilizzo delle formule per lattanti, di proseguimento e per lo svezzamento e con le procedure adottate.

4.9 Contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo

Hipp si astiene dall’intrattenere rapporti di qualsiasi natura, ancorché indiretti o per interposta persona, con soggetti (persone fisiche o giuridiche) che si sappia o si abbia ragione di sospettare facciano parte o svolgano attività di supporto in qualsiasi forma a favore di organizzazioni criminose di qualsiasi natura, comprese quelle di stampo mafioso, quelle dedite al traffico di essere umani o allo sfruttamento del lavoro minorile, nonché di soggetti o gruppi che operino con finalità di terrorismo.

4.10 Tracciabilità

Ciascun Destinatario deve conservare adeguata documentazione di ogni fase delle operazioni effettuate, al fine di consentirne in ogni momento la tracciabilità.

 

5. RAPPORTI CON I DIPENDENTI E I LUOGHI DI LAVORO

5.1 Tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori

La Società riconosce nelle risorse umane un fattore fondamentale e irrinunciabile per il suo sviluppo nel tempo. Pertanto, incoraggia la diversità sul luogo di lavoro e proibisce molestie e discriminazioni di qualsiasi tipo, incluse quelle basate su razza, colore, religione, sesso, età, origini nazionali, orientamento sessuale, cittadinanza o stato civile. 

Ciascun Destinatario deve compiere ogni ragionevole sforzo per favorire l’integrazione di colleghi disabili.

Osservazioni o comportamenti che possono interferire in modo negativo con le prestazioni lavorative di altre persone, o che creano un ambiente di lavoro intimidatorio, ostile o offensivo, non sono tollerati da Hipp in nessun caso, e devono essere segnalati.

Hipp si impegna in particolare al rispetto della normativa in materia di tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, comprendente, a titolo non esaustivo: (i) D.Lgs. n. 262/2000; (ii) Legge n. 189/2002; e (iii) Legge 300/1974. 

In particolare, la Società si impegna a non impiegare, alle proprie dipendenze, lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo o sia stato revocato o annullato.

Inoltre, i Destinatari anche in considerazione della missione attribuita alla Società, sono tenuti a svolgere la propria attività, improntata alla cortesia ed alla trasparenza, con senso di responsabilità, assoluta diligenza e spirito collaborativo nei confronti dei colleghi e dei terzi.

5.2 Beni aziendali

I beni aziendali della Società sono utilizzati per ragioni di servizio, ai sensi della normativa vigente.

In nessun caso è consentito utilizzare i beni aziendali e, segnatamente, le risorse informatiche e di rete per scopi e finalità contrarie a norme imperative di legge, all’ordine pubblico o al buon costume, nonché per commettere o indurre alla commissione di reati.

I Dipendenti sono responsabili della protezione e della cura dei beni aziendali a loro affidati e sono pertanto tenuti a comportarsi in modo responsabile e ad adoperare il buon senso nell’utilizzo della proprietà aziendale.

I beni aziendali non devono essere utilizzati per scopi estranei alla Società.

In ogni caso, i Destinatari devono evitare di utilizzare a vantaggio personale, o comunque a fini impropri, risorse, beni o materiali della Società. In particolare, i dispositivi e le attrezzature presenti negli uffici e negli altri spazi aziendali di Hipp, quali telefoni, fotocopiatrici, PC, software, internet, macchine, mezzi ed altri utensili, tra cui i sistemi di posta elettronica e segreteria telefonica, devono essere utilizzati esclusivamente per ragioni di servizio e non per uso personale. È possibile concordare delle eccezioni purché l’utilizzo:

(a) non sia collegato ad alcuna attività illecita;

(b) non generi un effettivo o potenziale conflitto di interesse;

(c) non comporti costi aggiuntivi significativi;

(d) non interferisca con l’attività aziendale o comporti altri effetti negativi per la Società, come interferire con i compiti assegnati ai Destinatari.

In nessun caso è consentito raccogliere o divulgare informazioni che incitino all’odio razziale, alla mistificazione della violenza o ad altri atti criminosi o che contengano altro materiale ritenuto offensivo dal punto di vista sessuale in relazione al rispettivo ambiente culturale.

5.3 Risorse informatiche

Le risorse informatiche – computer aziendali, hardware, software, dispositivi digitali mobili, network e le informazioni salvate su di essi – sono di proprietà della Società o alla stessa concesse in licenza. È vietato porre in essere condotte che, in qualsiasi modo, possano danneggiare, alterare, deteriorare o distruggere le citate risorse, il cui uso deve avvenire in modo appropriato e con finalità lavorative previste.

Ogni Destinatario è personalmente responsabile del mantenimento della sicurezza dei suindicati beni aziendali, evitando l’uso fraudolento o improprio degli stessi nonché la cessione, anche a colleghi, delle proprie user id e password di accesso ai sistemi informativi.

Le violazioni della sicurezza (accesso non autorizzato, e-mail sospette, virus potenziali, incidenti e difetti) devono essere segnalate immediatamente al proprio responsabile, in modo che possano essere valutate e si possano adottare le misure adeguate.

Ogni Destinatario, deve utilizzare i computer e gli strumenti informatici messi a disposizione dalla Società esclusivamente per fini aziendali; di conseguenza, la Società si riserva il diritto di verificare il contenuto dei computer nonché il corretto utilizzo degli strumenti informatici nel rispetto delle procedure aziendali. 

I Destinatari, inoltre, sono tenuti a non inviare messaggi di posta elettronica minatori e ingiuriosi, non ricorrere ad espressioni linguistiche non conformi allo stile della Società, o comunque a un linguaggio non appropriato. 

5.4 Tutela dei dati personali e dei dati aziendali

La Società, o chi lavora per suo conto, è responsabile della tutela dei dati personali ai sensi della normativa nazionale e comunitaria, nonché della sicurezza delle informazioni personali identificabili che raccoglie e mantiene in merito ai propri dipendenti e di terze parti.

Hipp si è adeguata alle prescrizioni del Regolamento (UE) 2016/679 (noto come GDPR), del codice per la protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/2003 modificato dal D.Lgs. 101/2018) e alla normativa in materia di privacy applicabile.

I Destinatari devono conoscere e attuare quanto prescritto dalle procedure aziendali in tema di sicurezza delle informazioni personali ed aziendali, per garantire l’integrità, la riservatezza ed il controllo delle stesse.

I Destinatari che, per motivi professionali, vengano a conoscenza di informazioni riservate – ossia informazioni che per loro natura non possono essere divulgate – sono tenuti a non comunicarle a soggetti terzi se non previa autorizzazione specifica e fatti salvi eventuali obblighi di legge.

5.5 Conflitti di interessi

I Destinatari devono evitare situazioni in cui i loro interessi entrino in conflitto con gli interessi della Società. Un “conflitto di interesse” può sorgere se le attività personali, sociali, finanziarie, etc. hanno la potenzialità di interferire sullo svolgimento corretto, leale e obiettivo delle attività nei confronti della Società.

L’obbligo di evitare situazioni di conflitto di interesse è esteso ai Terzi Destinatari.

Le situazioni in conflitto di interesse possono sorgere, a titolo esemplificativo, qualora vi sia la partecipazione a decisioni che riguardino affari con imprese, società o enti in cui il dipendente o un familiare del dipendente abbiano interessi o anche quando, da tali decisioni possa derivare un vantaggio personale per un dipendente od un familiare dello stesso.

Tutti i conflitti di interessi dovranno essere comunicati tempestivamente al proprio responsabile, mediante una comunicazione completa e trasparente.

5.6 Salute e Sicurezza sul Lavoro

Hipp è impegnata ad assicurare ai propri dipendenti, ai Destinatari ed ai soggetti rilevanti ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 ambienti di lavoro idonei a salvaguardarne la salute, la sicurezza e l’integrità fisica e morale, in conformità alle leggi (con particolare riferimento al citato D.Lgs. n. 81/2008) ed ai regolamenti vigenti, anche, in particolare, allo specifico fine di impedire i delitti di cui agli artt. 589 e 590, terzo comma, del codice penale (omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime), commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.

I dipendenti devono prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle proprie azioni o omissioni, conformemente alla formazione, alle istruzioni, alle prescrizioni del sistema di gestione per la salute e sicurezza aziendali e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 

5.7 Tutela dell’ambiente

Hipp conduce la propria attività e persegue i propri obiettivi nel rispetto dell’ambiente e della legislazione vigente in tale materia, con particolare riferimento al D.Lgs. n. 152/2006, riconoscendo a quest’ultimo un ruolo preminente in ogni decisione relativa all’attività aziendale.

La Società assume ogni idoneo strumento di cautela al fine di tutelare l’ecosistema con particolare attenzione alle normative vigenti in materia di smaltimento rifiuti, tutela delle acque, del suolo, del sottosuolo e dell’atmosfera.

Hipp si impegna a indirizzare le proprie scelte di investimento e di business in un’ottica di sostenibilità ambientale, nonché in un’ottica di crescita eco-compatibile anche mediante l’adozione di particolari tecnologie che consentano di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.

5.8 Tutela della trasparenza nelle transazioni commerciali

I Destinatari dovranno adottare tutti gli strumenti e le cautele opportune per garantire la trasparenza e la correttezza delle transazioni commerciali. 

In particolare, è obbligatorio che: 

(a) gli incarichi conferiti ad eventuali aziende di servizi e/o persone fisiche che curino gli interessi economico/finanziari della Società siano redatti per iscritto, con l’indicazione dei contenuti e delle condizioni economiche pattuite;

(b) le funzioni competenti assicurino il controllo della avvenuta regolarità dei pagamenti nei confronti di tutte le controparti e che sia sempre verificata la coincidenza tra il soggetto a cui è intestato l’ordine e il soggetto che incassa le relative somme;

(c) siano rispettati scrupolosamente i requisiti minimi fissati e richiesti ai fini della selezione dei soggetti offerenti i beni e/o servizi che la Società intende acquisire;

(d) siano fissati e rispettati i criteri di valutazione delle offerte;

(e) con riferimento alla attendibilità commerciale/professionale dei fornitori e dei partner, siano richieste e ottenute tutte le informazioni necessarie.

5.9 Libera concorrenza e antitrust

Hipp riconosce la libera concorrenza quale fattore fondamentale per lo sviluppo degli affari e dei risultati aziendali. 

La Società esercita la concorrenza facendo affidamento sulla superiorità dei prodotti che è in grado di offrire alla clientela attraverso pratiche commerciali corrette.

Hipp si impegna in particolare al rispetto della normativa in materia di concorrenza e antitrust, comprendente, a titolo non esaustivo: (i) gli artt. 101 e 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea; (ii) gli artt. 1 e 2 dello US Sherman Act; e (iii) la Legge n. 287/1990.

Ai Destinatari è fatto divieto di screditare i concorrenti o i prodotti o i servizi da essi offerti, così come di manipolare, dissimulare o fornire una visione distorta della realtà al fine di ottenere guadagni illeciti.  

È proibita ogni pratica o comportamento che abbia quale scopo di limitare la libera e leale concorrenza. 

È necessario che i Destinatari, quando intrattengono relazioni con i competitors ed al fine di evitare comportamenti sanzionabili, siano consapevoli delle regolamentazioni in materia di concorrenza e antitrust. A tal fine, è sempre opportuno consultare il Managing Director.

Le seguenti pratiche sono considerate anti-competitive:

(a) accordi con i concorrenti finalizzati a determinare i prezzi ovvero a restringere la tipologia o la quantità dei prodotti o dei servizi offerti; 

(b) accordi con fornitori o agenti finalizzati a ridurre la libera concorrenza;

(c) scambio di informazioni con concorrenti in ordine a future strategie connesse a prodotti o prezzi.

5.10 Rispetto della normativa in materia di antiterrorismo, antiriciclaggio ed in materia di lotta ai reati transnazionali ed alla criminalità organizzata. Divieto di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria

Hipp riconosce il primario valore dei principi di ordine democratico e di libera determinazione politica cui si informa lo Stato. É pertanto vietato e del tutto estraneo alla Società qualsiasi comportamento che possa costituire o essere collegato ad attività terroristica o di eversione dell’ordine democratico dello Stato, o che possa costituire o essere collegato a reati, anche transnazionali afferenti l’associazione per delinquere, anche di tipo mafioso, il riciclaggio, l’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita l’induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, il favoreggiamento personale, nonché afferenti l’associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, ovvero ancora afferenti possibili violazioni delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine e relative al traffico di armi.

Hipp si impegna in particolare al rispetto della normativa in materia di antiterrorismo, antiriciclaggio ed in materia di lotta ai reati transnazionali ed alla criminalità organizzata, comprendente, a titolo non esaustivo: (i) D.Lgs. n. 231/2007; (ii) UK Proceeds of Crime Act 2002; (iii) US Bank Secrecy Act; (iv) USA PATRIOT Act.

Ogni Destinatario che, nello svolgimento della propria attività lavorativa, venga a conoscenza della commissione di atti o comportamenti che possano costituire attività terroristica di qualunque genere o connesse ai reati transnazionali e di criminalità organizzata sopra indicati, o comunque di aiuto o finanziamento di tali attività o di tali reati deve, salvi gli obblighi di legge, darne immediata notizia ai propri superiori ed all’OdV.

5.11 Rispetto della normativa in materia di tutela della incolumità e personalità individuale

Hipp ha come valore imprescindibile la tutela della incolumità della persona, della libertà e della personalità individuale. La Società pertanto ripudia qualunque attività che possa comportare una lesione dell’incolumità individuale nonché ogni possibile sfruttamento o riduzione in stato di soggezione della persona.

La Società attribuisce altresì primaria rilevanza alla tutela dei minori ed alla repressione dei comportamenti di sfruttamento di qualsiasi natura posti in essere nei confronti dei medesimi. A tal fine è pertanto vietato ai Destinatari un utilizzo non corretto degli strumenti informatici e, in particolare, un utilizzo dei medesimi volto a porre in essere o anche solo ad agevolare possibili condotte afferenti il reato di pornografia minorile, eventualmente avente ad oggetto anche immagini virtuali.

Inoltre, al fine di garantire il pieno rispetto della persona, la Società è impegnata a rispettare, e a far rispettare ai Destinatari, la normativa vigente in materia di lavoro, con particolare attenzione al lavoro minorile.

Ogni Destinatario che, nello svolgimento della propria attività lavorativa, venga a conoscenza della commissione di atti o comportamenti che possano favorire la lesione della incolumità personale così come sopra individuata, nonché costituire sfruttamento o riduzione in stato di soggezione di una persona deve, salvi gli obblighi di legge, darne immediata notizia ai propri superiori ed all’OdV.

5.12 Rispetto della normativa in materia di lotta ai delitti contro l’industria ed il commercio ed in materia di diritto d’autore

Hipp impronta la propria condotta alla legalità e trasparenza in ogni settore della propria attività, ivi compresi i rapporti commerciali, e condanna ogni possibile forma di turbamento alla libertà dell’industria o del commercio, nonché ogni possibile forma di illecita concorrenza, di frode, di contraffazione o di usurpazione di titoli di proprietà industriale, richiamando tutti coloro che operano nell’interesse della società al rispetto della normativa esistente a tutela degli strumenti o segni di autenticazione, certificazione o riconoscimento, a tutela dell’industria e del commercio ed in materia di diritto d’autore.

Con particolare riferimento alla materia del diritto d’autore la Società salvaguarda i propri diritti di proprietà intellettuale, ivi compresi i diritti d’autore, brevetti, marchi e segni di riconoscimento, attenendosi alle politiche e alle procedure previste per la loro tutela e rispettando altresì la proprietà intellettuale altrui. È pertanto contraria alle politiche aziendali la riproduzione non autorizzata di software, di documentazione o di altri materiali protetti da diritto d’autore ed è vietato l’utilizzo o la riproduzione di software o di documentazione al di fuori di quanto consentito dagli accordi di licenza con i fornitori di software.

 

6. RAPPORTI CON GLI INTERLOCUTORI ESTERNI 

I Destinatari e i Terzi Destinatari sono tenuti ad uniformare la propria condotta, sia nei rapporti interni, sia nei rapporti esterni alla normativa vigente , ai principi cristallizzati nel presente Codice Etico nonché alle linee guida e alle procedure adottate dalla Società.

6.1 Rapporti con i clienti 

La Società considera di estrema importanza la salute e la sicurezza dei clienti, impegnandosi al rispetto degli standard di qualità e di sicurezza imposti dalla legge.

Tutti i Destinatari sono tenuti ad operare in modo da soddisfare le aspettative del cliente, migliorando continuamente i prodotti offerti, anche attraverso la continua ricerca di soluzioni più innovative e avanzate.

Hipp si impegna a creare e promuovere una cultura di qualità e miglioramento continuo, oltre che a implementare solide procedure, linee guida e obiettivi basati sui principi delineati nel presente documento.

I rapporti con i clienti devono, inoltre, essere improntati ai princìpi di integrità, onestà, trasparenza e buona fede. 

Nell’ambito delle attività di collaborazione, occorre garantire la congruità, l’adeguatezza e la documentabilità delle iniziative, le quali devono essere ispirate al miglioramento della conoscenza professionale. 

I Destinatari sono tenuti ad individuare con diligenza, nonché a prevenire, pratiche che potrebbero pregiudicare la qualità del servizio nonché la conformità alle leggi.

6.2 Rapporti con la P.A.

Hipp presta particolare attenzione ai propri rapporti con la P.A. instaurati attraverso i propri Dipendenti. 

I rapporti che i Destinatari o i Terzi Destinatari instaurano con la P.A., a qualsiasi livello (internazionale, nazionale, regionale e locale), ivi inclusi i rapporti con gli Operatori e le Istituzioni del Sistema Sanitario, devono essere improntati alla massima trasparenza e correttezza.

Qualsiasi operazione che coinvolga la P.A. deve essere gestita nella massima trasparenza e chiarezza, e tutte le informazioni e il processo decisionale ad essa connesse devono essere rintracciabili e disponibili per verifiche. 

L’assunzione di impegni con la P.A. è riservata esclusivamente alle funzioni aziendali preposte e autorizzate.

Nella gestione delle attività che prevedano un contatto con la P.A., la Società ha l’obbligo di evitare qualsiasi azione in grado di ledere l’autonomia dei rappresentanti e/o funzionari della P.A. e/o la loro imparzialità di giudizio. 

Tutti i rapporti intercorrenti con soggetti qualificabili come Pubblici Ufficiali o Incaricati di Pubblico Servizio nonché con gli interlocutori commerciali privati devono essere condotti nel pieno rispetto delle leggi e delle norme vigenti, oltre che del Modello e del Codice Etico, al fine di assicurare la legittimità, la trasparenza e l’integrità dell’operato della Società. 

Nei limiti di seguito indicati, ai Destinatari è fatto divieto di accettare, offrire o promettere, anche indirettamente, denaro, doni, beni, servizi, prestazioni o favori (anche in termini di opportunità di impiego o a mezzo di attività, anche commerciali, direttamente o indirettamente riconducibili al dipendente) in relazione a rapporti intrattenuti con Pubblici Ufficiali, Incaricati di Pubblico Servizio, e con interlocutori commerciali privati per influenzarne le decisioni, in vista di trattamenti più favorevoli o prestazioni indebite o per qualsiasi altra finalità, incluso il compimento di atti del loro ufficio. 

Gli omaggi e gli atti di cortesia verso Pubblici Ufficiali, Incaricati di Pubblico Servizio o comunque pubblici dipendenti o privati sono consentiti solo quando, essendo di modico valore, non compromettano in alcun modo l’integrità e l’indipendenza delle parti e non possano essere interpretati come strumento per ottenere vantaggi in modo improprio. Nel caso di indagini, ispezioni o richieste della Pubblica Autorità, i dipendenti sono tenuti ad assicurare la dovuta collaborazione. 

Nei rapporti con i Pubblici Ufficiali e con gli Incaricati di Pubblico Servizio è altresì vietato farsi indurre a dare o promettere indebitamente denaro o altre utilità ai predetti soggetti.

É fatto divieto agli amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari e liquidatori, nonché ai soggetti sottoposti alla loro direzione o vigilanza, di ricevere la dazione o la promessa di denaro o altra utilità, per sé o per altri, per compiere od omettere atti, in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, cagionando nocumento alla società. É parimenti vietato dare o promettere denaro o altra utilità ai predetti soggetti appartenenti ad altra società.

In quei paesi dove è costume offrire doni a clienti o ad altri, è possibile agire in tal senso quando questi doni siano di natura appropriata e di valore modico, ma sempre nel rispetto delle leggi. Ciò non deve comunque mai essere interpretato come una ricerca di favori.

Non è consentito destinare a finalità diverse da quelle per cui sono stati concessi contributi, sovvenzioni o finanziamenti ottenuti dallo Stato, da altro ente pubblico o dalla Comunità Europea; è fatto altresì divieto di utilizzare o presentare dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere ovvero omettere informazioni dovute, e comunque porre in essere alcun artificio o raggiro al fine di conseguire le predette erogazioni o qualunque ingiusto profitto con danno dello Stato o di altro ente pubblico. 

I fatti rappresentati e la documentazione presentata per l’ottenimento di finanziamenti, contributi, sovvenzioni o agevolazioni devono essere veritieri, accurati e completi.

É fatto divieto a tutti i Destinatari che, a qualsiasi titolo, direttamente o indirettamente accedono a sistemi informatici o telematici della P.A. di alterarne in qualsiasi modo il funzionamento intervenendo senza diritto e con qualsiasi modalità su dati, informazioni e programmi.

Tutte le predette regole di comportamento relative ai rapporti con membri della P.A. devono essere osservate anche con riferimento ai membri della Corte Penale Internazionale, agli Organi della Comunità Europea e ai funzionari della Comunità Europee e di Stati esteri.

6.3 Rapporti con i fornitori

Hipp intende istituire e mantenere rapporti commerciali esclusivamente con Fornitori che offrano le massime garanzie in termini di correttezza ed eticità.

In linea con tale scelta impegnerà i propri fornitori al rispetto delle leggi, oltre che a prendere conoscenza e ad aderire ai principi sanciti dal presente Codice Etico. 

La Società si impegna a non avviare alcuna forma di collaborazione con qualsiasi soggetto che non accetti il Codice Etico e/o ad adottare ogni misura, ivi compresa la risoluzione del contratto, nell’ipotesi in cui il fornitore, nello svolgere l’attività in suo nome e/o per suo conto, violi le norme di legge e/o i principi espressi nel presente Codice Etico.

Inoltre, è richiesto ai Destinatari di:

(a) mantenersi liberi da obblighi personali verso i fornitori;

(b) segnalare eventuali rapporti personali con i fornitori, prima di ogni trattativa;

(c) segnalare qualsiasi tentativo di alterazione dei normali rapporti commerciali.

La scelta dei nuovi fornitori e l’acquisto di beni e servizi sono effettuati nel rispetto dei principi di imparzialità ed indipendenza e sulla base di obiettivi requisiti di serietà, qualifica, efficienza ed economicità. Pertanto, Hipp si impegna affinché l’eventuale istituzione di un albo fornitori dalla stessa non possa mai costituire una barriera di accesso o comunque un motivo di preclusione per le imprese fornitrici che non siano in essi inseriti, qualora tali imprese siano in possesso dei requisiti necessari per soddisfare le aspettative della Società.

La Società pretende che i propri fornitori ed i Terzi Destinatari in generale osservino tutte le leggi ed i regolamenti applicabili e condividano i suoi valori e princìpi, assumendosi le proprie responsabilità nei confronti delle proprie parti interessate e dell’ambiente, impegnandosi nello specifico a

(a) osservare tutte le leggi applicabili e quelle sul divieto del lavoro minorile;

(b) rispettare i diritti umani fondamentali dei dipendenti;

(c) assumersi la responsabilità per la salute e la sicurezza dei dipendenti;

(d) rispettare il divieto di corruzione;

(e) assicurare la tutela ambientale in conformità alle norme applicabili;

(f) promuovere presso i propri fornitori l’osservanza del Codice Etico relativamente ai rapporti con le parti interessate della Società.

Hipp persegue la politica equa ed imparziale delle offerte provenienti dai propri fornitori. Il Responsabile di Funzione incaricato si deve attenere alle procedure di selezione ed aggiudicazione dei fornitori stabilite dalla Società. In ogni caso, nei rapporti di appalto, somministrazione, approvvigionamento o fornitura di beni e/o servizi alla Società, i Destinatari, per quanto di competenza, devono in particolar modo osservare le seguenti disposizioni:

(a) ciascun Destinatario comunica al Managing Director qualsiasi interesse personale nell’espletamento delle proprie funzioni, che possa comportare l’insorgenza di un conflitto di interessi;

(b) in caso di offerte in concorrenza, i fornitori non devono essere favoriti od ostacolati in maniera sleale. Conseguentemente, il dipendente non deve precludere ai fornitori candidati, in possesso dei requisiti di qualificazione di volta in volta richiesti, la possibilità di aggiudicarsi la fornitura in oggetto, adottando allo scopo criteri di valutazione e selezione oggettivi e con modalità trasparenti;

(c) è consentito accettare inviti da controparti solo se il motivo e la valenza degli stessi sono adeguati ed un eventuale rifiuto contravverrebbe al dovere di cortesia;

(d) a nessun Destinatario è consentito conferire a soggetti, con i quali intrattiene rapporti professionali, ordini personali dai quali potrebbe ricavare vantaggi indebiti in cambio di conferimento di incarichi diretti o indiretti.

6.4 Informazione scientifica diretta

I Destinatari sono tenuti al rispetto della normativa vigente, dei principi cristallizzati nel presente Codice Etico e delle procedure adottate, con particolare all’informazione scientifica e alle iniziative promozionali aventi ad oggetto i prodotti di Hipp. 

La Società è responsabile dell’attività di informazione e di promozione svolte in relazione ai propri prodotti, anche quandanche tali attività siano svolte da parte di soggetti terzi (consulenti, agenti ed agenzie, ecc.). 

I contenuti dell’informazione devono essere sempre documentati o documentabili e la Società deve essere in grado di dimostrare la veridicità dei dati, delle descrizioni, delle affermazioni e delle illustrazioni impiegate.

Nell’ambito dell’informazione scientifica verbale diretta agli Operatori Sanitari, gli Informatori Scientifici di Hipp devono presentarsi agli operatori sanitari identificandosi nella propria qualifica e funzione, ed è altresì ad essi precluso l’esercizio di professioni sanitarie o parasanitarie, anche se non remunerate, ovvero di qualsivoglia attività che possa porli in conflitto di interessi, adottando le necessarie procedure interne di accertamento, certificazione, controllo e verifica.

Hipp si impegna a mettere l'Informatore Scientifico in condizioni di fornire all’Operatore Sanitario le informazioni sulle proprietà e sulle caratteristiche del prodotto che ne consentano il corretto utilizzo e ad indicare le modalità più corrette per rapportarsi con l’Operatore Sanitario.

6.5 Il materiale informativo e didattico

Il materiale informativo e didattico riguardante le formule per lattanti e per la prima infanzia, predisposto dalla Società e destinato sia a professionisti indipendenti nel settore della medicina, dell’alimentazione, della farmacia, della maternità e dell’infanzia, sia agli operatori sanitari, deve essere redatto in ossequio ai principi cristallizzati nel presente Codice Etico e nelle procedure adottate dalla Società. In particolare:

- deve fornire chiare informazioni sui benefici e la superiorità dell’allattamento al seno, sull’alimentazione materna, sulla preparazione all’allattamento al seno, sulle modalità per assicurarne il mantenimento, sulle conseguenze in caso di introduzione dell’allattamento artificiale parziale, sulla difficile reversibilità della decisione di non allattare al seno e, se necessario, sull’utilizzo corretto delle formule per lattanti;

- deve distinguere chiaramente le formule per lattanti dalle formule di proseguimento e dagli alimenti per lo svezzamento senza creare confusione tra le tipologie di prodotti;

- deve essere limitato agli aspetti scientifici del prodotto, alle indicazioni e alle modalità d’uso;

- deve essere predisposto sulla base di evidenze e dati scientifici documentati e documentabili, citandoli;

- deve contenere riferimenti a eventuali studi pubblicati, citandoli, per sostenere ogni affermazione circa eventuali effetti nutrizionali o sulla crescita, sullo sviluppo e sulla salute del bambino;

- deve contenere, nel caso di alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti, un richiamo alla superiorità della pratica dell’allattamento al seno ove il prodotto svolga comunque funzioni sostitutive e l’adozione di tale pratica non sia controindicata;

- deve recare l’indicazione della denominazione sociale e della sede legale dell’impresa, ente o organismo che lo diffonde;

- non deve avvalorare la tesi, attraverso dati, affermazioni, illustrazioni o altro, che l’allattamento artificiale sia uguale o equivalente all’allattamento al seno;

- deve, in ogni caso, conformarsi alle prescrizioni vigenti in punto di etichettatura e pubblicità.

Il contenuto del materiale, esplicitato attraverso dati, affermazioni o illustrazioni, deve essere scientificamente corretto, aggiornato e documentabile; deve inoltre essere di facile comprensione e deve essere sufficientemente completo e verificabile.

Le citazioni scientifiche devono riflettere esattamente il significato che l’Autore intendeva attribuire alle stesse, non essendo consentite citazioni scientifiche che, avulse dal proprio contesto, risultino parziali e/o contraddittorie rispetto alle intenzioni dell’Autore.

I testi, le tabelle e le illustrazioni tratte da opere e riviste scientifiche e mediche devono essere riprodotti fedelmente, con indicazione esatta della fonte da cui essi sono tratti.

6.6 Il materiale promozionale (omaggi)

Nel quadro delle attività di informazione e di presentazione dei prodotti svolta nei confronti degli Operatori Sanitari, è vietato concedere, offrire o promettere premi ovvero incentivi o vantaggi pecuniari, economici o in natura. È invece fatta salva la possibilità di offrire agli Operatori Sanitari:

Omaggi: si tratta di qualunque vantaggio economico o altre utilità, di valore modico e appropriato in base prassi promozionale e commerciale – e comunque non superiore a 20,00 € – offerto gratuitamente e senza l’aspettativa di una contropartita.

Materiale promozionale: si tratta di omaggi sui quali deve essere chiaramente riportata l’indicazione dell’azienda aderente o del prodotto dell’azienda aderente promuovente, che devono avere valore trascurabile – ossia non superiore a 20,00 € – per ogni operatore, sia in valore assoluto che percepito. Anche eventuali omaggi di prodotti medicali o similari (es.: abbassalingua sterili, stetoscopi pediatrici, manuali scientifici, etc.) devono mantenere un valore trascurabile (che si determina, alla luce della prassi commerciale, in massimo 20,00 € per oggetto).

Sia gli omaggi sia il materiale promozionale possono essere forniti esclusivamente su base saltuaria, a condizione che non siano fungibili e che siano direttamente ricollegabili all’attività esercitata dall’Operatore Sanitario. Inoltre, nel complesso, la somma del valore del materiale promozionale e degli omaggi non deve superare un massimo di 50,00 € per Operatore Sanitario all’anno.

Hipp si impegna altresì ad evitare che materiale promozionale venga offerto o promesso agli Operatori Sanitari nell’interesse della Società anche tramite terzi, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, consulenti, agenti ed agenzie, ad inclusione di imprese controllate e/o collegate in violazione di norme di legge, delle previsioni cristallizzate nel presente Codice Etico e delle procedure adottate dalla Società.

6.7 Le forniture di formule per lattanti

La Società si impegna a rispettare il divieto di distribuzione di campioni o il ricorso  ad altre forme di promozione volte ad incoraggiare le vendite delle formule per lattanti direttamente presso il consumatore nella fase del commercio al dettaglio (quali esposizioni speciali, buoni sconto, premi, vendite speciali, vendite promozionali, vendite abbinate, vendite a distanza, a domicilio o per corrispondenza).

La Società garantisce inoltre di rispettare il divieto di offerta sotto ogni forma di campioni gratuiti o a basso prezzo e di altri omaggi di alimenti per lattanti al pubblico, alle donne in gravidanza, alle madri e ai membri delle famiglie, sia direttamente, sia indirettamente attraverso il sistema sanitario nazionale, ovvero attraverso gli Operatori Sanitari.

Hipp assicura il rispetto del divieto concernete l’offerta di campioni di prodotto sottoforma di unità di vendita, anche se etichettati in modo indelebile o con bollino appositamente apposto sulla confezione riportante una dicitura similare o analoga alla seguente “prodotto gratuito vietata la vendita”.

Per i prodotti diversi dalle formule per lattanti sono consentiti solo i campioni di prodotto gratuito (stickpacks) o prodotti in forma liquida, opportunamente etichettati, che devono essere di modico valore unitario e con una grammatura non superiore a 100g di prodotto per le polveri e di 500 ml per i liquidi. Le Società si impegna, altresì, a sensibilizzare i medici pediatri a non lasciare incustoditi in sala di attesa i campioni e i materiali destinati ai consumatori, consegnandoli direttamente alla mamma.

Per le forniture gratuite ammesse (di attrezzature, di materiale informativo o di materiale didattico) solo a istituzioni o altre organizzazioni pubbliche, private o convenzionate preposte alla nascita e alla cura del lattante che deve essere alimentato con formule per lattanti, la Società si impegna a rispettare i principi cristallizzati nel presente Codice Etico e nelle procedure adottate.

Tali attrezzature o materiali possono essere contrassegnati con il nome o la ragione sociale o il marchio della Società, ma non possono contenere, in nessun caso, riferimenti a determinate marche di alimenti per lattanti e di alimenti di proseguimento, e possono essere distribuiti solo attraverso il sistema sanitario nazionale.

La Società non ricorre, nemmeno sporadicamente a Onlus, enti no profit o altri enti di beneficienza in modo da evitare anche indirettamente quanto disposto dal precedente comma del presente articolo (ex DM n. 82/2009, art. 12/3) né ricorrono ad elargizioni liberali o assistenziali a favore degli stessi enti al fine di eludere la vigente normativa o con quanto disposto dal presente Codice Etico 

Eventuali rapporti con Onlus o altri enti di beneficenza per elargizioni liberali o assistenziali non devono risultare in violazione o in contrasto alla normativa vigente o con quanto disposto dal presente Codice Etico. 

Le forniture di formule per lattanti, donate o vendute a basso prezzo a istituzioni o organizzazioni per essere utilizzate nelle istituzioni stesse o per essere distribuite all’esterno delle strutture, devono essere utilizzate o distribuite, a seguito di prescrizione individuale e indicazione del periodo d’uso, solo per i lattanti che necessitano di essere alimentati con formule per lattanti e soltanto per il periodo necessario. Tali forniture devono, inoltre, essere esclusivamente affidate all’Operatore Sanitario, che è l’unico delegato all’utilizzo.

6.8 La pubblicità degli alimenti per lattanti

Hipp garantisce il rispetto del divieto di pubblicità delle formule per lattanti espresso attraverso qualsiasi forma o strumento di promozione dei consumi, in qualunque modo, in qualunque forma o mezzo di comunicazione e attraverso qualsiasi canale, compresi gli ospedali, i consultori familiari, gli asili nido, gli studi medici, nonché convegni, congressi, stand ed esposizioni. 

La pubblicità delle formule per lattanti è consentita solamente sulle pubblicazioni scientifiche specializzate in puericultura destinate a professionisti dell’ambito pediatrico e nutrizionale e deve essere attuata nel rispetto del presente Codice Etico. Tale pubblicità:

- deve essere limitata ad informazioni di carattere scientifico basate su documentate evidenze;

- non deve, in qualunque modo, sottintendere o avvalorare l’idea che l’allattamento artificiale sia superiore o equivalente all’allattamento al seno e non deve fornire informazioni che scoraggino l’allattamento al seno;

- deve recare la precisazione che il prodotto è idoneo alla particolare alimentazione dei lattanti sin dalla nascita, nel caso in cui essi non siano allattati al seno;

- deve in ogni caso rispettare le normative vigenti in punto di etichettatura.

6.9 Congressi, convegni e riunioni scientifiche

La Società si impegna a sponsorizzare e/o promuovere la partecipazione a manifestazioni congressuali unicamente per scopi formativi e solo qualora siano inerenti alla nutrizione infantile; si impegna altresì ad essere parte attiva e diligente nel verificare i requisiti qualitativi e l’idoneità delle manifestazioni e dei partecipanti rispetto ai principi indicati dal presente Codice Etico e dalle procedure adottate dalla Società.

La Società si impegna a non ricorrere ad alcun sistema diretto o indiretto di contribuzione e sponsorizzazione per l’organizzazione o la partecipazione a congressi e manifestazioni scientifiche che abbiano ad oggetto argomenti concernenti l’alimentazione della prima infanzia. Lo stesso impegno è esteso anche a tutte le altre manifestazioni congressuali nelle quali non si trattino tali argomenti.

Predetto impegno, non si applica alla partecipazione della Società alle manifestazioni congressuali e ai corsi di formazione proposti da società scientifiche nazionali che nelle attività di competenza si siano distinte per la promozione dell’allattamento materno e di una corretta alimentazione del lattante e del bambino.

Hipp partecipa alle manifestazioni congressuali con l’obiettivo di garantire lo sviluppo della collaborazione scientifica con gli operatori sanitari. La partecipazione alle manifestazioni congressuali è, pertanto, consentita solo ove le stesse siano caratterizzate da un programma scientifico qualificante e dettagliato, ove abbiano ad oggetto tematiche sanitarie di alto contenuto scientifico e prevedano la partecipazione relatori altamente qualificati e ove siano programmate e svolte privilegiando le finalità tecnico-scientifiche per un valido aggiornamento professionale. La partecipazione deve comunque essere connessa al ruolo svolto dalla Società nei settori della ricerca, dello sviluppo e dell’informazione scientifica e deve essere ispirata ai criteri di eticità, scientificità ed economicità.

La Società favorisce la partecipazione alle manifestazioni congressuali che si svolgono con modalità a distanza e quindi fruibili online. Nella sponsorizzazione della partecipazione alle manifestazioni congressuali l’organizzazione con modalità a distanza sarà da considerarsi come uno dei parametri preferenziali di valutazione, a parità di contenuto, rispetto agli eventi residenziali sia di livello regionale sia nazionale.

I Destinatari sono tenuti al rispetto di quanto stabilito nel presente Codice Etico e delle procedure adottate dalla Società.

Hipp si impegna ad evitare che, nelle manifestazioni congressuali, il materiale promozionale venga concesso, offerto o promesso agli Operatori Sanitari anche da parte di Terzi.

6.10 I Corsi di Aggiornamento

Hipp garantisce il rispetto del divieto di organizzare e/o sponsorizzare corsi di aggiornamento aperti agli operatori sanitari non aventi finalità mediche e/o scientifiche, quali, a titolo meramente esemplificativo, corsi di lingua straniera e corsi di natura informatica o fiscale.

6.11 Le Visite ai centri di ricerca, qualità e produzioni aziendali

La Società garantisce il rispetto del limite di una visita annuale da parte degli operatori sanitari ai centri di ricerca, qualità e produzione della Società in ossequio a quanto stabilito nel presente Codice Etico e nelle procedure adottate. In particolare:

- che sia previsto, nell’ambito della visita, un adeguato spazio di formazione- informazione;

- che la visita stessa non ecceda una giornata lavorativa;

- che l’ospitalità offerta sia limitata al periodo di tempo compreso tra le dodici ore /diciotto ore precedenti l’inizio e le dodici ore/diciotto ore successive alla conclusione dell’iniziativa;

- che l’ospitalità offerta non presenti finalità diverse e prevalenti rispetto alle finalità tecnico-scientifiche della visita stessa.

6.12 I rapporti dell’industria con il mondo scientifico e sanitario

Nell’ambito della attività di collaborazione scientifica, Hipp si impegna a garantire il rispetto della normativa vigente, delle previsioni cristallizzate nel presente Codice Etico e delle procedure adottate, assicurando la congruità, l’adeguatezza, la documentabilità e le finalità delle iniziative.

a. Le borse di studio e le consulenze scientifiche 

Ferma restando l’osservanza delle norme vigenti in materia, la collaborazione scientifica fra la Società ed il mondo scientifico può consistere in borse di studio e consulenze scientifiche caratterizzate da prestazioni di natura occasionale. 

b. I rapporti con le Società scientifiche e le Associazioni mediche

La collaborazione con Società scientifiche e Associazioni mediche deve essere finalizzata alla divulgazione e al miglioramento della conoscenza scientifica e professionale, e deve essere posta in essere con soggetti di provata affidabilità e di levatura nazionale, di cui è ben nota e documentata la missione.

c. Il sito internet

Il sito internet diretto al pubblico ed agli operatori sanitari, oltre a rispettare i requisiti prescritti dalla normativa vigente in materia e le previsioni del presente Codice Etico, deve essere predisposto in modo che siano chiaramente identificati lo sponsor, le fonti delle informazioni di carattere scientifico riportate sul sito stesso, i destinatari di tali informazioni e gli obiettivi e le finalità del sito.

6.13 Autorità Giudiziarie e Autorità di Vigilanza

Hipp e i suoi Dipendenti si impegnano per garantire la più ampia collaborazione nei confronti delle Autorità Giudiziarie e/o di Vigilanza dei paesi in cui la Società opera. In tal senso, la Società si impegna a fornire prontamente informazioni chiare, trasparenti e veritiere nonché ad offrire la massima collaborazione alle Autorità preposte.

In occasione di ispezioni da parte delle Autorità di Vigilanza o nel corso dei procedimenti giudiziari o nel corso di indagini, è vietato manipolare, alterare o distruggere qualsiasi tipo di documentazione, mentire o rendere false dichiarazioni alle autorità competenti. Inoltre, è fatto divieto a ciascun Destinatario e/o Terzo Destinatario di obbligare o di persuadere altri a fornire informazioni false o ingannevoli alle Autorità preposte.

 

7. PRINCIPI E NORME DI COMPORTAMENTO PER I TERZI DESTINATARI

Come sopra rilevato, il Codice Etico si applica anche ai Terzi Destinatari, ovvero ai soggetti, esterni alla Società, che operano, direttamente o indirettamente, per il raggiungimento degli obiettivi di quest’ultima (a titolo esemplificativo e non esaustivo, agenti, collaboratori a qualsiasi titolo, consulenti, fornitori, partner commerciali) ovvero il Revisore. 

Tali soggetti, nei limiti delle rispettive competenze e responsabilità, sono obbligati al rispetto delle disposizioni del Codice Etico, inclusi i princìpi etici di riferimento e le norme di comportamento dettate per i Destinatari.

In assenza dell’impegno espresso a rispettare le norme del Codice Etico che ne è parte, Hipp non concluderà e/o non proseguirà alcun rapporto con il soggetto terzo. A tal fine, è previsto l’inserimento, nelle lettere di incarico e/o negli accordi negoziali, di apposite clausole volte a confermare l’obbligo del terzo di conformarsi pienamente al Codice Etico, nonché a prevedere, in caso di violazione, la diffida al puntuale rispetto ovvero l’applicazione di penali o, ancora, la risoluzione del rapporto contrattuale. 

 

8. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

Hipp si avvale di un appropriato sistema di controllo interno, che può essere considerato come l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che consentono, attraverso un adeguato e sistematico processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali.

La finalità del sistema di controllo è infatti quella di assicurare l’adozione di comportamenti conformi alle normative vigenti e alle direttive interne, nonché l’efficienza ed efficacia dell’attività aziendale e la veridicità e accuratezza delle informazioni che vengono divulgate all’interno o all’esterno della Società.

8.1 Scritture Contabili

Hipp fornisce nel bilancio e negli altri documenti contabili e fiscali richiesti dalle normative vigenti nei paesi in cui opera, una rappresentazione fedele della realtà aziendale.

La Società garantisce la tenuta delle scritture contabili secondo i principi di trasparenza, verità, completezza, chiarezza, precisione, accuratezza e conformità alla normativa vigente. Inoltre, a sostegno di ogni operazione deve conservarsi adeguata documentazione, che consenta un’agevole registrazione contabile, la ricostruzione dell’operazione e l’individuazione di eventuali responsabilità.

Tutti i Destinatari si devono impegnare a rendere disponibili i documenti contabili in modo preciso, chiaro, oggettivo ed esaustivo in modo da fornire informazioni accurate, complete, fedeli e veritiere, evitando situazioni di conflitto di interesse.

8.2 Organismo di Vigilanza

L’OdV è l’ente garante del rispetto e della corretta attuazione, oltreché del Modello, di quanto enunciato nel Codice Etico.

Hipp incoraggia tutti i Destinatari a rivolgersi all’Organismo di Vigilanza in caso di dubbio su quale sia il comportamento più appropriato da tenere in specifiche circostanze.

L’OdV è inoltre deputato a ricevere le segnalazioni in ordine alla violazione, anche solo tentata o presunta, del Modello e/o del Codice Etico, nonché delle procedure che regolano i processi sensibili. 

Il controllo circa l’attuazione ed il rispetto del Modello e del Codice Etico è affidato all’OdV, il quale è tenuto, tra l’altro, anche a: 

(a) vigilare sul rispetto del Modello e del Codice Etico, nell’ottica di ridurre il pericolo di commissione dei reati previsti dal D.Lgs. n. 231/2001;

(b) formulare le proprie osservazioni in merito sia alle problematiche di natura etica che dovessero insorgere nell’ambito delle decisioni aziendali, sia alle presunte violazioni del Modello o del Codice Etico di cui venga a conoscenza;

(c) fornire ai soggetti interessati tutti i chiarimenti e le delucidazioni richieste, ivi incluse quelle relative alla legittimità di un comportamento o condotta concreti, ovvero alla corretta interpretazione delle previsioni del Modello o del Codice Etico;

(d) seguire e coordinare l’aggiornamento Modello e del Codice Etico, anche attraverso proprie proposte di adeguamento e/o aggiornamento;

(e) promuovere e monitorare l’implementazione, da parte della Società, delle attività di comunicazione e formazione sul Modello e, in particolare, sul Codice Etico;

(f) segnalare agli organi aziendali competenti le eventuali violazioni del Modello o del Codice Etico, proponendo la sanzione da erogare nei confronti del soggetto individuato quale responsabile, e verificando l’effettiva applicazione delle sanzioni eventualmente erogate. Tali sanzioni dovranno essere commisurate alla gravità del fatto commesso, definite ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.

I Destinatari del Codice Etico con riferimento alle comunicazioni relative alle irregolarità e agli illeciti dei soggetti apicali e sottoposti ai sensi dell’art. 5 lett. a) e b) del D.Lgs. 231/01, possono presentare, a tutela dell’integrità della Società, segnalazioni circostanziate: 

(a) fondate su elementi di fatto precisi e concordanti di condotte illecite rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/01; e

(b) di violazioni relative al Modello e al Codice Etico, 

di cui siano venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte. 

La segnalazione può avvenire:

(a) tramite comunicazione scritta inviata all’attenzione dell'OdV presso l’azienda;

(b) tramite e-mail; a tal proposito potrà essere utilizzato il seguente indirizzo e-mail odv@hipp.it;

(c) a mani, presso la sede della Società mediante busta chiusa depositata nell’apposita cassetta “Whistleblowing” affissa presso la sede di via Ramazzotti n. 12 Lainate.

La Società scoraggia le segnalazioni anonime, ma tramite la comunicazione scritta è possibile effettuare segnalazioni anonime. In ogni caso, il segnalante sarà tutelato ai sensi dell’art. 6, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater del D.Lgs. n. 231/2001, attraverso:

(a) la tutela della riservatezza dell’identità nella gestione della segnalazione;

(b) il divieto di atti di ritorsione o discriminazione per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;

(c) l’onere della prova a carico del datore di lavoro nel dimostrare che l’eventuale licenziamento o demansionamento del segnalante sia fondato su ragioni estranee alla segnalazione.

Il mancato rispetto della normativa relativa alle segnalazioni ai sensi dell’art. 6, comma 2-bis, del D.Lgs. 231/2001 è sanzionato dagli organi competenti, in base alle regole interne della Società e del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di riferimento, nei seguenti casi:

(a) violazione delle misure a tutela del segnalante;

(b) segnalazioni effettuate con dolo o colpa grave che si rivelano infondate. 

8.3 Le Sanzioni

L’inosservanza delle regole di condotta contenute nel presente Codice Etico darà avvio ad un procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti, fatta comunque salva l’eventuale adozione di misure sanzionatorie diverse connesse a responsabilità di altra natura.

Nessun comportamento illecito o comunque in violazione di disposizioni del presente documento o anche solo illegittimo o scorretto potrà essere giustificato o considerato meno grave, anche se compiuto nell’interesse o vantaggio della Società. Di conseguenza, ogni atto posto in essere, nonostante le contrarie disposizioni stabilite dal presente Codice Etico, costituirà oggetto di avvio di una procedura disciplinare nei confronti dei dipendenti.

I Destinatari, che non sono legati da un rapporto di dipendenza con la Società, e i Terzi Destinatari saranno sanzionati secondo quanto espressamente previsto nelle relative clausole contrattuali, di cui il Codice Etico rappresenta parte integrante, compresa la risoluzione del rapporto.

La mancata osservanza del presente Codice Etico comporta il rischio di un intervento disciplinare da parte dei competenti organi della Società in linea con quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori e dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del settore Commercio. Per l’individuazione delle specifiche sanzioni disciplinari si rinvia a quanto statuito nel Modello – parte generale, nell’apposito capitolo dedicato al sistema disciplinare.

In questa sede, in via del tutto sintetica, si rappresenta che il sistema disciplinare adottato individua i soggetti interessati, la tipologia delle violazioni rilevanti e le sanzioni, graduate a seconda della gravità della situazione.

Il tipo e l’entità di ciascuna delle sanzioni nei confronti dei dipendenti in genere della società saranno applicate in relazione:

(a) all’intenzionalità del comportamento o al grado di negligenza, imprudenza o imperizia con riguardo anche alla prevedibilità dell’evento;

(b) al comportamento complessivo del lavoratore con particolare riguardo alla sussistenza o meno di precedenti disciplinari del medesimo, nei limiti consentiti dalla legge;

(c) alle mansioni del lavoratore;

(d) alla posizione funzionale delle persone coinvolte nei fatti costituenti la mancanza;

(e) alle altre particolari circostanze che accompagnano la violazione disciplinare.

8.4 Vigenza del Codice

Il presente Codice Etico è vigente dal 22 Aprile 2021, data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società.

Ogni aggiornamento modifica o aggiunta al presente Codice Etico dovrà essere approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società. Copia del presente Codice Etico è messa a disposizione di Destinatari ed è presente per la consultazione in formato elettronico sul sito internet della Società e sulla intranet aziendale.